domenica 15 giugno 2014

UOMINI ALBERO



In uno spazio naturale e spontaneo, donare il senso del giardino come luogo ricreativo, didattico e di aggregazione, attraverso l’ascolto e la contemplazione nella natura.

Il giardino come eterotopia, luogo ideale e reale dove realizzare libertà e sogno.

Una disposizione apparentemente casuale per stravolgere la formalità del disegno dello spazio e seguire il flusso naturale delle piante.
Assecondare le stagioni seguendo le trasformazioni delle piante nel loro spontaneo ciclo vitale per riavvicinarsi al senso profondo del tempo e dello spazio.
Il progetto proposto, con graminacee ed erbacee perenni, disposti in maniera apparentemente casuale, intende perseguire il fine ,come indicato nel libro Il giardino in movimento di Gilles Clément, di:
-       seguire il flusso naturale dei vegetali, iscriversi nella corrente biologica che anima il luogo e orientarla; non considerare la pianta come un oggetto finito; non isolarla dal contesto che la fa esistere.
Infine citando il suddetto libro:

“.. giardini di questo tipo non dovrebbero essere giudicati sulla base della loro forma ma piuttosto sulla base della loro capacità di tradurre una certa felicità di esistere.”