In uno spazio naturale e spontaneo, donare il senso del giardino come luogo ricreativo, didattico e di aggregazione, attraverso l’ascolto e la contemplazione nella natura.
Il giardino come eterotopia,
luogo ideale e reale dove realizzare libertà e sogno.
Una
disposizione apparentemente casuale per stravolgere la formalità del disegno
dello spazio e seguire il flusso naturale delle piante.
Assecondare
le stagioni seguendo le trasformazioni delle piante nel loro spontaneo ciclo
vitale per riavvicinarsi al senso profondo del tempo e dello spazio.
Il progetto
proposto, con graminacee ed erbacee perenni, disposti in maniera apparentemente casuale, intende perseguire il fine ,come indicato nel libro Il giardino in movimento di Gilles
Clément, di:
-
seguire il flusso naturale dei vegetali, iscriversi
nella corrente biologica che anima il luogo e orientarla; non considerare la
pianta come un oggetto finito; non isolarla dal contesto che la fa esistere.
Infine
citando il suddetto libro:
“.. giardini di questo tipo non dovrebbero
essere giudicati sulla base della loro forma ma piuttosto sulla base della loro
capacità di tradurre una certa felicità di esistere.”