venerdì 11 marzo 2016

Orio Vergani_estratto intervista

La prospettiva: la percezione del paesaggio per l’artista



Oggi, ricercando un luogo con Google Maps, il satellite impone il suo punto di vista e indebolisce lo sguardo frontale tradizionale dell’homo herectus. Tutti questi modi di vedere il paesaggio, di interpretare il mondo, come stanno influenzando la comprensione del paesaggio nell’opera artistica Quali contributi, vantaggiosi o meno, porta questa complessità percettiva nell’arte in favore del paesaggio?

Peter Fend sicuramente ha lavorato con la vista satellitare ancora prima che ci fosse Google Earth, ma la cosa interessante è che questa tua domanda mi fa venire in mente che adesso avremo un ulteriore passaggio, un ulteriore complicazione, perché in questo momento viviamo in due paesaggi possibili, la realtà e la virtualità, e anzi piano piano la virtualità si va a sovrapporre completamente alla realtà.

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